E' la persona fisica o giuridica che produce energia elettrica e la utilizza in misura non inferiore al 70% annuo per uso proprio ovvero per uso delle società controllate, della società controllante e delle società controllate dalla medesima controllante, nonché per uso dei soci delle società cooperative di produzione e distribuzione dell'energia elettrica, degli appartenenti ai consorzi o società consortili costituiti per la produzione di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili.
Autorità indipendente di regolazione che garantisce la promozione della concorrenza e dell'efficienza del settore elettrico del gas e del sistema idrico. E’ un organismo indipendente istituito con il compito di tutelare gli interessi dei consumatori e di promuovere la concorrenza, l'efficienza e la diffusione di servizi con adeguati livelli di qualità, attraverso l'attività di regolazione e di controllo.
All'Autorità sono state inoltre attribuite funzioni di regolazione e controllo in materia di servizi idrici, da esercitare con gli stessi poteri attribuiti dalla legge istitutiva n.481/95, e funzioni di regolazione nel settore del teleriscaldamento e teleraffrescamento, con i poteri di controllo, ispezione e sanzione previsti dalla legge 14 novembre 1995, n. 481.
E' il termine con il quale vengono generalmente indicati i biocarburanti o i bioliquidi ricavati da biomassa non convenzionalmente destinata a uso alimentare. Sono considerati, ad esempio, di seconda generazione i biocarburanti prodotti a partire da rifiuti e sottoprodotti, incluse le materie cellulosiche e le materie ligno-cellulosiche e le alghe.
Sono combustibili liquidi per scopi energetici diversi dal trasporto (produzione di energia elettrica, riscaldamento e raffreddamento).
E' la frazione biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui di origine biologica provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali), dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, comprese la pesca e l'acquacoltura, gli sfalci e le potature provenienti dal verde pubblico e privato, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani.
Gas ottenuto a partire da fonti rinnovabili avente caratteristiche e condizioni di utilizzo corrispondenti a quelle del gas metano e idoneo all’immissione nella rete del gas naturale.
Unità destinata a trasmettere calore a un fluido (acqua, olio diatermico o altro).
È l'elemento base del pannello fotovoltaico ed è costituita da un sottile strato di materiale semiconduttore, in genere silicio, di dimensioni pari a circa 10x10 cm, opportunamente trattato, che converte la radiazione solare in elettricità.
Anche detti Titoli di Efficienza Energetica (TEE), attestano il risparmio di energia al cui obbligo sono tenuti i distributori di energia elettrica e gas con bacini di utenza superiori ai 50,000 clienti. I CB o TEE sono validi per cinque anni a decorrere dall’anno di riferimento e sono emessi dal GME su autorizzazione dell’AEEGSI.
Titoli negoziabili emessi dal GSE che attestano la produzione annua di energia elettrica da fonti rinnovabili. Convenzionalmente si assume che la taglia di un CV sia pari a 1 MWh, anche se in realtà il numero dei CV rilasciati per una determinata produzione di energia elettrica può essere diverso dal numero dei MWh prodotti. I CV sono lo strumento con il quale i soggetti obbligati, ai sensi dell’art. 11 del D.Lgs. 79/99, testimoniano di aver adempiuto al proprio obbligo e, essendo negoziabili, costituiscono un incentivo alla produzione di energia elettrica. Dal 2016, come previsto dal Decreto Ministeriale 6 luglio 2012, il meccanismo dei Certificati Verdi è sostituito da una nuova forma di incentivo. I soggetti che hanno già maturato il diritto ai CV (titolari di impianti qualificati IAFR) conservano il beneficio per il restante periodo agevolato ma dovranno sottoscrivere una Convenzione con il GSE attraverso il nuovo applicativo informatico GRIN - Gestione Riconoscimento INcentivo.
Insieme degli stadi consecutivi e collegati di un prodotto, dal suo impiego come materia prima allo smaltimento definitivo.
Prodotto della cippatura, lavorazione attraverso la quale il legno viene sminuzzato e ridotto in scaglie (in inglese: chips) per essere poi usato come combustibile. Il legno impiegato proviene in genere da piante a breve rotazione oppure da scarti, come i residui delle potature boschive, agricole o urbane, le ramaglie e i cimali, i sottoprodotti delle segherie.
Tonnellata metrica di biossido di carbonio (CO2) o una quantità di qualsiasi altro gas a effetto serra elencato nell’Allegato II alla Convenzione ONU sul clima che abbia un equivalente potenziale di riscaldamento planetario (Global Warming Potential).
Rapporto, in un ciclo operato da una pompa di calore, tra il calore fornito all’utenza termica (effetto utile) e l’energia assorbita dalla macchina (energia spesa).
Prende generalmente il nome di cogenerazione la produzione combinata di energia elettrica e calore in uno stesso impianto. Tuttavia, in termini rigorosi, le due dizioni "produzione combinata" e "cogenerazione" non sono equivalenti. La normativa vigente in Italia, infatti, stabilisce che un impianto di produzione combinata può essere considerato impianto di cogenerazione (o di “cogenerazione ad alto rendimento”) soltanto se soddisfa determinati requisiti tecnici.
Con la bolletta dell’energia elettrica si pagano, oltre ai costi del servizio e le imposte, anche alcune componenti previste per legge, il cui gettito è destinato a finalità particolari. Si tratta degli oneri generali del sistema elettrico, definiti dal Decreto del 26 gennaio 2000 del Ministro dell’Industria del Commercio e dell’Artigianato, di concerto con il Ministro del Tesoro, del bilancio e della programmazione economica, che vengono pagati da tutti i clienti finali. Una di queste componenti, denominata A3, è destinata a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili e assimilate mediante un sistema di incentivi che garantiscono una remunerazione certa per l’energia prodotta e agevolazioni per l’allacciamento degli impianti alle reti.
E’ il meccanismo che incentiva gli interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili di Pubbliche Amministrazioni, imprese e privati. Il CT 2.0, in vigore dal 31 maggio 2016, potenzia e semplifica il CT introdotto dal Decreto 28/12/2012.
Data in cui un impianto effettua il primo funzionamento in parallelo con il sistema elettrico, anche a seguito di potenziamento, rifacimento totale o parziale, riattivazione.
Data, comunicata dal produttore al GSE, a decorrere dalla quale ha inizio il periodo di incentivazione.
Insieme delle pratiche volte a ridurre il consumo di energia a parità di servizio o prodotto fornito.
Energia proveniente da fonti rinnovabili non fossili, vale a dire energia eolica, solare, aerotermica, geotermica, idrotermica e oceanica, idraulica, biomassa, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas.
E' l'energia immagazzinata sotto forma di calore nella crosta terrestre.
Europa 2030 è il quadro per il clima e l’energia 2030 che fissa tre obiettivi principali da conseguire entro l'anno indicato: una riduzione almeno del 40% delle emissioni di gas a effetto serra (rispetto ai livelli del 1990); una quota almeno del 27% di energia rinnovabile; un miglioramento almeno del 27% dell'efficienza energetica. Il quadro è stato adottato dai leader dell’UE nell'ottobre 2014 e si basa sul pacchetto per il clima e l'energia 2020.
Il GSE, il cui azionista unico è il Ministero dell’Economia e delle Finanze che esercita i diritti dell’azionista con il Ministero dello Sviluppo Economico, promuove la sostenibilità ambientale attraverso l’incentivazione e lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile e dell’efficienza energetica in Italia. Capogruppo di Acquirente Unico, Gestore dei Mercati Energetici e Ricerca sul Sistema Energetico, il GSE è il principale interlocutore istituzionale in campo energetico e riveste importanti funzioni di natura pubblicistica nel settore. Fra le sue molteplici attività rientrano le verifiche tecnico-ingegneristiche e le qualifiche degli impianti a fonti rinnovabili e di cogenerazione ad alto rendimento, le attività di gestione, valutazione e certificazione dei risparmi correlati a progetti di efficienza energetica e, in qualità di secondo operatore nazionale per energia intermediata, il ritiro e il collocamento dell’energia prodotta dagli impianti FER sul mercato elettrico.
E’ il punto in cui l'energia elettrica prodotta a partire da fonti di energia rinnovabili ha lo stesso prezzo dell'energia tradizionale prodotta tramite fonti di energia tradizionali (fonti fossili e il nucleare).
Dispositivo elettronico in grado di convertire corrente continua in corrente alternata eventualmente a tensione diversa, oppure una corrente alternata in un'altra di differente frequenza.
Ambito in cui operano in regime di concorrenza produttori e grossisti di energia elettrica, sia nazionali che esteri, per fornire energia elettrica ai clienti idonei.
L’insieme degli impianti per la produzione di energia elettrica, anche in assetto cogenerativo, con capacità di generazione inferiore a 50 kWe.
E' l'insieme di più celle fotovoltaiche collegate in serie e incapsulate in una struttura rigida a copertura trasparente. E' necessario per trasformare l'energia solare in energia elettrica.
Dispositivo atto alla conversione della radiazione solare in energia termica.
E' un combustibile prodotto a partire dalla segatura del legno. La sua lavorazione prevede l’essiccamento e la successiva compressione che ne conferisce la caratteristica forma cilindrica. Le dimensioni ridotte, e variabili, ne facilitano lo stoccaggio e la movimentazione, permettendone l’impiego in caldaie dotate di caricatore automatico.
E' un controllore logico programmabile presente sull'impianto, ovvero un computer industriale specializzato nella gestione dei processi.
Apparecchiatura che preleva calore da un ambiente e, innalzandone la temperatura, lo rende disponibile ad un ambiente più caldo.
Quantità di calore sviluppata nella reazione di combustione completa di un quantitativo unitario di combustibile in condizioni standard predeterminate. Si distingue in potere calorifico superiore (PCS), che include il calore latente di condensazione del vapore d’acqua che si forma nella combustione, e in potere calorifico inferiore (PCI), che esclude tale valore.
Riduzione del consumo di energia ottenuto attraverso l'incremento dell’efficienza energetica o la riduzione diretta dei processi di consumo.
E' il ritiro dell’energia elettrica da parte del gestore di rete a cui l’impianto è connesso, per la cui regolazione economica agisce il GSE sulla base delle modalità e delle condizioni definite dalla AEEGSI.
E’ la tabella di marcia individuata dalla Commissione Europea, pubblicata in data 8 marzo 2011, indicante le tappe necessarie per conseguire, senza mettere a repentaglio le forniture energetiche e la competitività dei territori, un’economia competitiva (praticamente) a zero emissioni di carbonio, già nel 2050. Si tratta di uno strumento di policy che guarda a un obiettivo a lungo termine, alla transizione dell’economia europea verso formule a basso contenuto di carbonio e, dunque, a un conseguente largo impiego di clean technology.
E' il servizio erogato dal GSE finalizzato a consentire, in un periodo differente rispetto a quello in cui avviene la produzione, la compensazione tra il valore associabile all’energia elettrica prodotta e immessa in rete e il valore associabile all’energia elettrica prelevata e consumata.
Sistema per il raffrescamento dell'aria che usa energia solare, abbinando pannelli solari termici e una macchina frigorifera.
E' il termine convenzionalmente in uso per definire la tecnologia per la produzione di energia termica mediante lo sfruttamento della radiazione solare.
E' il termine convenzionalmente utilizzato per definire la produzione di energia elettrica mediante un ciclo termodinamico alimentato dalla radiazione solare.
In via generale si tratta dell’incentivazione che viene riconosciuta da GSE alla produzione di energia elettrica o alla parte di produzione che viene immessa in rete, da impianti alimentati da fonti rinnovabili. In particolare le tariffe incentivanti vengono determinate in relazione alla tipologia di fonte utilizzata per la produzione dell’energia elettrica e alla potenza dell’impianto. Per la fonte solare la tariffa incentivante è riconosciuta in Conto Energia; per impianti qualificati IAFR di potenza inferiore a 1MW (200 kW se eolico) la tariffa incentivante è riconosciuta con Certificati Verdi o Tariffa Onnicomprensiva; per impianti diversi da quelli precedentemente citati sono riconosciuti i Certificati Verdi.
La distribuzione di energia termica in forma di vapore, acqua calda o liquidi refrigerati, da una o più fonti di produzione verso una pluralità di edifici o siti tramite una rete, per il riscaldamento o il raffreddamento di spazi, per processi di lavorazione e per la fornitura di acqua calda sanitaria.
G&G Enterprise S.a.s di Maruccia Giacomo © 2025 tutti i diritti riservati | P.IVA 03339480752